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INGRESSO SPETTACOLO​

interi 15€

ridotti 12€ over 60, under 25, Coop, Arci, Uisp, ATC

ridotti 7€ residenti quartiere 1 e del quartiere 4 

ridotti 5€ per gli iscritti ai corsi di formazione

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TEATRO GOLDONI

Via Santa Maria, 15 - Firenze​

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INFO E PRENOTAZIONI

IL TEATRO DELLE DONNE  presso TEATRO GOLDONI

Via Santa Maria, 15  -  50125 Firenze (FI)

055 2776393 - teatro.donne@libero.it

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Prevendita: Negozi del Circuito BoxOffice Toscana e Ticketone, online su www.ticketone.it 

THE GLOBAL CITY - A JOURNEY BEYOND BORDERS

INSTABILI VAGANTI​

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sabato 30 SETTEMBRE ore 21,00

TEATRO GOLDONI | FIRENZE​

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di Nicola Pianzola

regia Anna Dora Dorno

musiche originali e sound design Riccardo Nanni

creazione video Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola, Alex Pietro Marra

set & video design Anna Dora Dorno

light design Anna Dora Dorno, Mattia Bagnoli

supervisione alle coreografie Elena Copelli

tecnico scenografie multimediali Giulia Argenziano

con ANNA DORA DORNO, NICOLA PIANZOLA e i performer del progetto internazionale BEYOND BORDERS

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PRIMA REGIONALE

“Che cosa è oggi la città, per noi? Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni del linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.” -  Italo Calvino

In occasione delle celebrazioni del centenario dalla nascita di Italo Calvino, Instabili Vaganti allestisce una nuova versione di The global City, testo di Nicola Pianzola ispirato a “Le città invisibili”, con un coro scenico di giovani danzatori del progetto internazionale Beyond Borders.

The Global City è uno spettacolo metamorfico, in cui le microstorie raccolte dall’autore nelle maggiori metropoli del pianeta, si ricompongono artisticamente in scena, disegnando una città della memoria, distopica e virtuale. In questo viaggio planetario oltre i confini, il protagonista, un Marco Polo contemporaneo, compie una serie di trasformazioni, incarnando diversi personaggi e parlando differenti lingue, per raccontare situazioni reali e surreali vissute dalla compagnia nel suo irrequieto errare.

Emergono tematiche globali di forte attualità: dalla crisi coreana ai contrasti di classe nel sub-continente indiano, dalle sparizioni forzate in Messico al problema dell’attraversamento delle frontiere che ancora oggi separano molti paesi.

Nella messa in scena, diretta da Anna Dora Dorno, la “Città Globale”, appare come un caleidoscopico meccanismo di suoni, musiche, canti, appositamente composti, e di video proiezioni mappate su superfici metalliche, che invadono questa megalopoli ideale, fino a decorare, come un tatuaggio virtuale, i volti e i corpi dei suoi abitanti.  Volti che diventano schermi di smartphones, corpi che si muovono all’unisono fino a fondersi nella moltitudine e formare un coro “liquido”, in continua trasformazione, in grado di guidare lo spettatore nell’intricato dedalo spazio-temporale di luoghi e ricordi, nei meandri di una città che continua ad ammaliare il viaggiatore perché sospesa tra realtà e immaginazione, narrazione e rappresentazione.

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