LA FORZA DELLE PAROLE è il tema attorno a cui ruotano gli spettacoli della prossima stagione. Perché le parole sono forti, a volte pesanti come pietre, altre volte usate a sproposito, comunque importanti ed incisive quando vengono dette in palcoscenico. Attorno alle parole s’innesca tutto il lavoro di un centro di drammaturgia: per la ricerca sui testi, per l’attività di formazione, per il festival Avamposti e per gli spettacoli che formano la stagione.
Le parole forti sono quelle dei grandi drammaturghi del passato e ad alcuni di questi facciamo riferimento nella prima parte di stagione: William Shakespeare e Luigi Pirandello. Si tratterà però di riscritture contemporanee, di riferimenti irriverenti a titoli e personaggi della storia del teatro, riveduti e corretti da autori e autrici di oggi. Ad inaugurare sarà uno degli artisti più amati dal nostro pubblico, Gianfranco Berardi, con il nuovo spettacolo AMLETO TAKE AWAY. Aveva 19 anni Berardi quando un luminare gli disse che sarebbe rimasto cieco; nei suoi dettagli, anche ironici, quest’episodio è inserito nella partitura dello spettacolo, interpretato, diretto e scritto insieme a Gabriella Casolari. Sempre al “grande bardo” è dedicato lo spettacolo della giovane compagnia Idiot Savant ROMEO E GIULIETTA, sottotitolo: _l’amore fa schifo ma la morte di più_uno spettacolo spericolato e lieve, che stuzzica un mostro sacro con la voglia di gettarlo nella vita di tutti i giorni. Infine Alessandra Bedino risveglia i personaggi femminili di Pirandello, che s’introducono nel suo studio per essere scritti o ri-scritti da lui. Accanto alle riscritture dei classici i testi contemporanei di Lucia Calamaro, di Livia Gionfrida, Filippo Renda, Elisa Casseri (vincitrice del 53° premio Riccione per il teatro), Eugenio Nocciolini, Valerio Nardoni, Daniela Morozzi.
Due testi indagano un grande tema di attualità: la solitudine, che può essere solitudine dell’animo umano, intima fuga dalla ragione e dalla vita, come in MA PERCHÉ NON DICI MAI NIENTE? MONOLOGO con Elisa Pol, ma può essere anche solitudine sociale, la solitudine di chi viene escluso, non accettato perché diverso o straniero come in AMY: STORIA DI UN NAUFRAGIO tratto dal racconto di J. Conrad, che viene proposto anche per le scuole. In scena in marzo due terribili fatti di cronaca: il massacro del Circeo e l’incredibile storia del mostro di Firenze, che per anni ha turbato i cittadini dell’area fiorentina. A distanza di anni si prova ad indagarne le motivazioni sociali e dell’animo umano. A farlo sono dei giovani autori: Filippo Renda, Elisa Casseri, Eugenio Nocciolini. Altri due spettacoli affrontano il tema della prostituzione e della lotta delle donne per l’eliminazione del suo sfruttamento, questione sempre attuale: LA METAFISICA DELLA BELLEZZA LETTERE DALLE CASE CHIUSE di Elena Arvigo, mette in scena le lettere vere delle prostitute scritte alla senatrice Merlin a sostegno della sua proposta di legge sull’abolizione delle case chiuse; GRISELIDIS racconta il movimento per l’emancipazione delle prostitute in Francia. A dicembre e a marzo proporremo spettacoli per gli allievi delle scuole dell’infanzia, primarie e medie di Calenzano. È già in corso da settembre un’attività in collaborazione con la biblioteca CIVICA che è sia di approfondimento sui temi degli spettacoli della stagione, che un percorso di avviamento al teatro con “Favole&Merenda”, un’iniziativa che ha grande successo fra i più piccoli. Notevoli passi in avanti si sono fatti nell’ambito della formazione, una formazione aperta a tutti, anche ai più giovani e a chi non si è mai avvicinato al teatro, momento di conoscenza, d’incontro e di gioco. Il tema scelto per i corsi quest’anno è VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTÚ, frase mutuata da un celebre film. E per legare ancora di più l’attività della stagione con quella della CalenzanoTeatroFormAzione alcuni degli autori che presentano i loro spettacoli al Teatro Manzoni terranno anche laboratori di drammaturgia.
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