GENNAIO - FEBBRAIO 2025
Il Teatro delle Donne al
Teatro Goldoni di Firenze
COMUNICATO STAMPA Per l’anno 2025 il Teatro delle Donne riprende l’attività al Teatro Goldoni dalla metà di gennaio. Il primo spettacolo che presentiamo è una nostra nuova produzione, allestimento nato nell’ambito del festival Intercity 2024 che viene proposto al Goldoni sabato 18 e domenica 19 alle 20,30. Il testo è THE SAVIOUR dell’irlandese Deirdre Kinahan, con Giulia Weber e Olmo Di Martino, la regia è di Francesco Manetti. Il testo affronta il tema degli abusi emotivi e fisici causati dalle istituzioni gestite dalla chiesa in Irlanda nel corso di decenni, e il suo impatto su una donna per il resto della sua vita. Nel mattino del suo 67° compleanno, Máire Sullivan, vedova con tre figli, è a letto a fumare una sigaretta. Al piano di sotto c’è Martín, che il pubblico non vede, un conoscente con cui ha trascorso la notte, riscoprendo sensazioni sepolte dentro di lei da molto tempo. Altra presenza invisibile è Gesù, con il quale parla e si confida. La notte passata con Martín le fa tornare alla mente ricordi del passato, della sua infanzia e del suo matrimonio con Colm. Máire all’inizio è raggiante, ma l’atmosfera cambia quando suo figlio Mel va a trovarla per darle un regalo di compleanno, portando anche una notizia che altera l’umore della donna rivelando aspetti ostili e contraddittori del suo carattere e una fede religiosa fanatica e masochista. Il testo pone l’attenzione sulla delicata questione degli abusi emotivi e fisici subiti da giovani donne nelle istituzioni gestite dalla Chiesa in Irlanda nel corso dei decenni e del loro impatto su una donna per il resto della sua vita e sulle generazioni successive. Da un intenso dialogo a due, viene fuori una domanda: quanto è colpevole una persona dei suoi atti di crudeltà, quando questa stessa persona ha subito a sua volta abusi, senza ricevere mai un gesto di amore? Un testo duro, un dialogo serrato di forte impatto sul pubblico. Nel periodo e in nome della commemorazione del GIORNO DELLA MEMORIA proponiamo una delle storie più dimenticate da noi italiani. Il testo ITALIANESI di SAVERIO LA RUINA è stato selezionato per il progetto Face à Face / Parole d’Italia per scene di Francia e presentato in forma di lettura scenica al Theatre de la Ville di Parigi e al festival ActOral di Marsiglia con l’interpretazione di Valerie Dreville. La prima stesura del testo è giunta nella cinquina dei finalisti al Premio Riccione per il Teatro 2011. Lo spettacolo è stato trasmesso in diretta radiofonica nell’ambito di Radio 3 in Festival il 13/04/12. 2023 - Italianeses (Italianesi), con Riccardo Rigamonti. Il film documentario ITALIANESI è stato premiato nel 2023 al festival del cinema di Tirana e seguirà lo spettacolo, sempre ITALIANESI, che verrà presentato al teatro Goldoni il 1 FEBBRAIO di e con SAVERIO LA RUINA. Una pagina sconosciuta della Storia italiana ed europea. Alla fine della seconda guerra mondiale, circa 25.000 italiani tra soldati e civili rimangono intrappolati in Albania con l’avvento della dittatura, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di violente persecuzioni. La maggior parte di loro viene rimpatriata fino al 1955, ma diverse centinaia vi resteranno bloccati, i più nella società civile, alcuni internati, come il nostro protagonista, uno dei tanti figli di genitori italiani e albanesi. Vive in un alloggio circondato da filo spinato, controllato dalla polizia segreta del regime, sottoposto a interrogatori, appelli quotidiani e lavori forzati. Solo alla caduta del regime nel 1991, dopo quarant'anni vissuti nel sogno del padre e dell'Italia, conosce la libertà e raggiunge l’Italia alla ricerca del padre. Come lui, circa quattrocento cittadini italiani e loro discendenti vengono rimpatriati nello stesso anno dal Governo italiano, convinti di essere accolti come eroi ma paradossalmente condannati a essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Ispirato a storie vere. Seguirà una produzione di Seven Cults su Hady Lamarr, una famosa attrice degli anni ’20 che lasciò l’Austria (sottomessa ad Hitler) per la California. Anche questa una storia vicina al tema DEL GIORNO DELLA MEMORIA. Il suo matrimonio finirà con una fuga rocambolesca che la porterà negli Stati Uniti, lontano dal marito geloso e dal pericolo del nazismo e della guerra. Negli Usa farà parte della squadra della MGM e prenderà parte a pellicole come “Un’americana nella Casbah”, “La signora dei Tropici”, “Corrispondente X”, “Le fanciulle delle follie”, che la faranno conoscere al grande pubblico come “la donna più bella del mondo”. Quando conclude il suo contratto con la MGM, e dopo il nuovo successo di “Sansone e Dalila”, decide di produrre una serie di film su alcune figure femminili della Storia, ma il progetto, rimaneggiato più volte, non godrà di molto favore. Oltre ad aver collezionato mariti, e avuto tre figli, di cui uno adottivo, Hedy Lamarr non abbandona mai la sua passione per la scienza e la tecnica, che l’aveva portata in gioventù ad iscriversi alla facoltà di ingegneria. Durante la seconda guerra mondiale, brevetta con il compositore George Antheil un meccanismo per guidare via radio i siluri lanciati dai sottomarini, sfruttando i salti di frequenza. HADY LAMARR è interpretato da MADDALENA EMANUELA RIZZI. Infine un gradito ritorno: CARLINA TORTA porta in scena OSPITI insieme all’ attore e pianista Aldo Gentileschi. Uno spettacolo originale e tragicomico. Un atto unico in 14 quadri, inframezzati da brani musicali e da stralci di un racconto di Renata Viganò, che scandiscono il tempo della strana convivenza tra due personaggi all’apparenza molto diversi tra loro. Come possono, una “anziana” bibliotecaria in pensione, che ha sempre desiderato fare l'attrice, e un “giovane” ex concertista in crisi, che si è reinventato istruttore di ginnastica pur di non affrontare il palcoscenico, condividere lo stesso tetto? Pietro chiede ospitalità a Rita, non avendo alternativa, facendosi mantenere in cambio di una piccola collaborazione domestica. Nel corso della convivenza forzata, i due si scontrano e si confrontano, spesso ricorrendo a piccole bugie e gesti di opportunismo. Insieme, Rita e Pietro affrontano le proprie paure e incertezze, cercando di trovare il coraggio di inseguire ancora i propri desideri. Attraverso conflitti, risate, momenti toccanti, situazioni comiche e drammatiche i protagonisti esplorano temi universali di rinascita, amicizia e speranza. Con questi quattro titoli inizia per noi il 2025.
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